La tua attività ha un profilo (o pagina) attivo su almeno un social network ed è probabile (e auspicabile) che tu o l’azienda per cui lavori abbia creato quel profilo con un obiettivo ben preciso, ad esempio per ottenere più visite al sito, per far conoscere il negozio a più persone nella tua zona, per vendere prodotti online, o ancora per acquisire più clienti. Qualsiasi sia lo scopo primario della tua presenza sul web, il tuo compito è far sì che la pagina sia coinvolgente per chi ti segue o inizierà a farlo.
Croce e delizia di qualsiasi business che voglia acquisire visibilità online, i canali social aziendali devono essere sempre curati e vivaci per far crescere l’interesse degli utenti verso il brand e i suoi prodotti e servizi. Come? La risposta semplice è: attraverso contenuti di valore, ovvero condividendo post e video che siano realmente pensati per l’audience che speriamo di raggiungere. Dunque, è molto importante identificare il pubblico che vogliamo attirare e, sulla base di questo, sviluppare una buona strategia di content marketing, che ci consentirà di aumentare l’engagement (cioè rendere più solido il rapporto che le persone stabiliscono con la nostra azienda e i suoi prodotti), promuovere le attività (magari prevedendo anche una parte di advertising) e fare la differenza sui concorrenti.
Post interessanti, link al blog aziendale e belle foto sono senza dubbio contenuti da includere nel tuo piano editoriale digitale, ma il video, in particolare, è uno strumento chiave per essere notati e generare fiducia, sui social e non solo: secondo le statistiche di Campaign Monitor, inviare un video tramite newsletter riduce del 26% la probabilità che le persone decidano di cliccare “unsubscribe”, mentre nel 2020, complice anche il boom dello streaming, i trend dimostrano che sempre più aziende si sono affidate ai video online come strumento di marketing.
Insomma, che si cerchi di promuovere una piccola realtà locale o un servizio da diffondere in tutto il continente, fare video non è più una semplice opzione, ma qualcosa che ti capiterà sempre più frequentemente. È ora di attrezzarsi, quindi, perché entrino a far parte del tuo piano di pubblicazioni social, nelle email con cui aggiorni i clienti e anche nelle video ads che diffondi su internet.
Non serve farsi prendere dal panico: realizzare video non è più così costoso o impegnativo come fino a qualche anno fa, prima della diffusione di smartphone e fotocamere sofisticati a prezzi relativamente bassi; ma comunque, ad esempio per la realizzazione dei filmati più rappresentativi per la promozione dell’azienda, potremmo aver bisogno di rivolgerci a dei professionisti per avere un risultato di qualità.
I social non sono tutti uguali e nemmeno l’atteggiamento con cui le persone li “abitano”. Conoscere le abitudini social dei tuoi clienti, ad esempio quali usano più spesso, se vi accedono da mobile o da desktop eccetera, ti permetterà di differenziare i video che crei e di pubblicarli nel posto giusto. In questo articolo vedremo le caratteristiche delle principali piattaforme social, come Instagram, Facebook e YouTube e capiremo come usarli per creare interesse con un video, oltre a delle indicazioni su quali tool non devono proprio mancarti per iniziare.
Di seguito trovi consigli utili su come realizzare video pensati per sfruttare al massimo la potenza dei social network e raggiungere i tuoi obiettivi di business.
1) Inizia col botto
Se usi abitualmente i social, non ti stupirà sapere che ti giochi tutto nei primi dieci secondi del tuo video: gli utenti si connettono nei ritagli di tempo e in molti casi lo fanno per svagarsi o per entrare in contatto con altri; non sono lì per vedere te o il tuo video, perciò occorre che tu dia loro un buon motivo per interessarsi. È per questo che nei primi istanti del video dovrebbe essere già chiaro di cosa si tratta: l’utente potrebbe non avere voglia né tempo per lunghe introduzioni. Ricorda di includere un riferimento alla tua attività, come un logo aziendale o l’indirizzo del sito: aumenterai la brand awareness e permetterai a chi lo vorrà di andare direttamente a cercare l’azienda.
2) Utilità e generosità ti portano lontano
Quando realizzi un video, fallo perché hai davvero qualcosa di interessante da mostrare o da dire. Cerca di restare in tema e trattare argomenti che riguardino la tua area di business, ma fallo tenendo sempre in mente i tuoi “spettatori ideali”: pensa a cosa potrebbe essere utile per loro, cosa potrebbero trovare divertente, quali informazioni si porteranno via dopo averlo visto. Regalare informazioni interessanti è sempre un’ottima idea per quanto riguarda i contenuti sui social: forse solo una minima parte dei tuoi spettatori si trasformerà in cliente pagante, ma è normale funnel marketing (il principio dell’imbuto, per cui da un vasto numero di persone raggiunte, poche si interessano davvero arrivando ad acquistare); il punto è che un video davvero utile verrà commentato e condiviso e questo andrà a vantaggio della tua attività, che si farà notare sempre di più dai consumatori.
3) Le molteplici possibilità di Instagram
Con un miliardo di utenti attivi mensili, Instagram è il posto giusto per contenuti dinamici, esteticamente curati e accattivanti. Nato per condividere prevalentemente foto, nel tempo ha continuato a lanciare funzioni sempre nuove, come le Stories o i caroselli e, di recente, i Reels. Per quanto riguarda i video, le opzioni sono ben 4: stories, post, IGTV e Reel.
4) Il posto dove proprio non puoi mancare: Facebook
Qui le aziende hanno la possibilità di creare pagine, che i fan seguiranno per restare aggiornati sulle novità, leggere le recensioni e dare un’occhiata ai contenuti come foto, dirette live, post e video. Altra caratteristica fondamentale è che Facebook può ospitare link esterni, mentre questa è una delle mancanze più grosse di Instagram. Per capirci, se abbiamo realizzato una serie di video tutorial sul nostro prodotto e li abbiamo caricati sul sito aziendale o sul canale YouTube, su Facebook possiamo pubblicare un link ai nostri video e pubblicizzarli. Altrimenti possiamo caricarli direttamente sulla piattaforma stessa, che tra l’altro tende a favorire i contenuti nativi rispetto a quelli linkati dall’esterno.
Su Facebook, quindi, non solo è consigliabile fare video da inserire, ma si può sviluppare una vera e propria linea editoriale basata sui video, cioè una serie di pubblicazioni video programmate, ad esempio su un argomento specifico, oppure che insegnano a usare i nostri prodotti e così via. Questo creerà un’aspettativa nella community che ci segue, che sarà più propensa a tornare a visitare la nostra pagina alla ricerca di altri contenuti.
Per sua natura, LinkedIn presenta meno contenuti pensati per il puro svago, dando spazio invece alle occasioni di confronto, formazione e crescita professionale. Sottovalutarlo sarebbe un errore: secondo HubSpot, è più efficace di Facebook del 227% per la lead generation (ovvero l’acquisizione di nuovi contatti). Anche la pagina aziendale LinkedIn si presta alla pubblicazione di contenuti video, ma un accorgimento importante è quello di consigliarli e condividerli anche attraverso il proprio profilo personale: è con questi profili che si interagisce di più e quindi è questo il modo migliore per far conoscere i nostri contenuti a più contatti possibile.
Una buona strategia per LinkedIn potrebbe essere quella dei video “educativi” e dei tutorial: il bello del mezzo audiovisivo è la possibilità di diffondere conoscenze rendendole accattivanti e facili da ricordare grazie a grafiche e colori. I video educativi, come tutorial o pillole di conoscenza, aumentano il coinvolgimento dei follower e contribuiscono ad avvicinarli al nostro brand.
6) TikTok: brevità senza fronzoli
Così potremmo riassumere le caratteristiche delle clip da realizzare per TikTok, apprezzatissimo dagli under 30. I video su TikTok non superano il minuto e sono tendenzialmente spontanei, giocosi e freschi. Occorre tenere conto sia di queste caratteristiche che del target giovanile. A questo proposito, è interessante sottolineare che il 2021 ha visto un incremento del 50% di utenti tra i 16 e i 24 anni di età che cercano un brand direttamente sui social, senza neanche passare da Google o altri browser (Hootsuite). Un altro aspetto positivo è che TikTok è meno saturo di inserzioni rispetto ad altre piattaforme. Inoltre, se sarai bravo a entrare in contatto con la tua audience, è un ottimo luogo virtuale per creare una community e interagire con potenziali clienti.
YouTube permette di creare un canale dove caricare i filmati realizzati ed ha addirittura un tool di editing interno, per quanto molto basilare. Nonostante sia difficile raggiungere grandi numeri con un canale YouTube, è consigliabile comunque aprirne uno, specialmente se la tua azienda ha più di un contenuto video: non solo è una base da cui attingere per la condivisione dei tuoi materiali altrove (ad esempio Facebook, la newsletter o il sito aziendale), ma con la diffusione delle smartTV è diventato fonte abituale di informazione e intrattenimento per moltissimi utenti, sostituendosi spesso anche alla TV tradizionale. L’importante è fare un buon lavoro di ottimizzazione per favorire il posizionamento del video: metti estrema cura nella scelta di titoli, descrizioni e categorie, così da essere trovato facilmente.
8) Social media video marketing con le stories
Dopo questa panoramica sulle piattaforme principali, è utile soffermarci su uno strumento molto in voga e trasversale a molti social, da Snapchat a Facebook, efficace sia per le aziende che per il personal branding: le stories. Le storie durano appena 24 ore e sono uno strumento immediato e semplice con cui tenere aggiornati i follower sulle nostre attività.
Su alcuni social le funzionalità delle storie sono limitate. Ad esempio, LinkedIn permette di pubblicarle solo dall’app per mobile e Facebook fa aggiungere soltanto testo e stickers; Instagram, invece, mette a disposizione una serie di effetti, filtri, gif animate e la possibilità di inserire hashtag e luogo, sondaggi e link per rendere le stories divertenti e accattivanti. Si può fare branding con le storie svelando il lato umano dell’azienda, ad esempio aprendo le porte del negozio e mostrando i dipendenti a lavoro, oppure raccontando progetti e storie che non rientrano nella comunicazione più istituzionale; Instagram fornisce anche un’ottima possibilità di maggiore visibilità, cioè quella di taggare un partner aziendale in una storia. Questi sono solo esempi dell’efficacia delle storie, che possono essere animate, migliorate ed effettate anche grazie all’utilizzo di app dedicate.
9) Video efficaci con audio o senza
Che sia a lavoro, su un mezzo pubblico o in una sala d’attesa, sono molte le situazioni in cui gli utenti guarderanno senza ascoltare: ricorda di inserire sempre i sottotitoli, in modo che possano comunque seguire, e in generale di dedicare attenzione alle grafiche e ai titoli, il cui design dovrebbe essere il più possibile simile a quello del tuo logo/sito.
Questo non significa assolutamente trascurare l’audio, che deve esserci, nitido e chiaro, per tutti quelli che invece hanno voglia e tempo di godersi il video (magari proprio da una smartTV). Se includi musica, fa che sia bella e coinvolgente se il video è uno storytelling o un documentario; prediligi musica più soft in sottofondo se invece si tratta di un tutorial, un’intervista o per tutte le situazioni in cui la voce deve essere in primo piano e ricorda di utilizzare sempre brani liberi da copyright.
10) Chiudi con una Call to Action
Sì, è vero, la maggior parte degli utenti non guarderà il video per intero, ma è di vitale importanza che tu curi attentamente anche la parte finale del tuo filmato e la cosa migliore per ottenere i migliori risultati è concluderlo con una Call to Action. La Call to Action non è altro che un invito a compiere un’azione: condividere un post, inviare un messaggio, mettere “mi piace” e così via. Se una persona ha guardato il video fino in fondo, è probabile che sia interessata a sapere di più; con una CTA sarà più facile farla entrare in contatto immediato con noi senza rischiare di perdere la sua attenzione.
Tool e strumenti per creare un video efficace
Chiudiamo con un breve spazio dedicato alle attrezzature necessarie per iniziare a fare video per i social. In generale, a parte eccezioni specifiche e particolari, per pubblicare un video sui social non serve chissà quale attrezzatura o preparazione. È invece importante farlo con criterio e conoscere un minimo le caratteristiche di ogni piattaforma che decidiamo di utilizzare, perché come abbiamo visto non adattare i contenuti a seconda del canale potrebbe penalizzarci e vanificare i nostri sforzi.
Di seguito trovi gli elementi base per muovere i primi passi; se invece cerchi un approfondimento su attrezzature da videomaker, lo trovi qui.
- Smartphone – A meno che non ci proponiamo come professionisti dell’audiovisivo, nel qual caso è importante far emergere la qualità del nostro video (perché di fatto è ciò che stiamo vendendo), lo strumento fondamentale e forse l’unico che ci servirà per realizzare video per i social è lo smartphone. Scegline uno con una buona fotocamera per garantirti la qualità dell’immagine; più avanti potrai decidere di acquistare degli accessori esterni o di passare a una vera videocamera.
- Accessori – Un microfono esterno, un cavalletto e una ringlight possono migliorare di molto la qualità del tuo video a fronte di una spesa minima.
- App per l’editing – Se usi uno smartphone (e non un computer, per cui ti servirebbero veri e propri software di montaggio) è indispensabile scaricare un’app per montare e modificare il video. Ne esistono moltissime. Alcune di queste app hanno un costo o prevedono un canone mensile, ma spesso consentono di fare un periodo di prova). Oltre alle più famose, come Pinnacle, Adobe Premiere Rush, Magisto e Kinemaster, per iniziare puoi dare un’occhiata anche a VivaVideo, disponibile sia per Android che per iOS e gratuita nella versione base, e a InShot, un’app completa e totalmente gratuita.
- Tool per le metriche – Il tuo lavoro assume un senso solo se ben monitorato, in modo da avere il polso della situazione e capire se la tua video strategy è efficace. Fortunatamente, i maggiori social mettono a disposizione strumenti con cui controllare i dati dei post. Ricorda quindi di controllare periodicamente le performances dei tuoi contenuti (cioè quanto stanno funzionando) su ogni social su cui pubblichi.