Quella del videomaker è una delle figure più complete nel panorama delle produzioni audiovisive: per il videomaking infatti serve essere in grado di lavorare in autonomia, curando tutte le fasi della produzione, dall’ideazione, alla regia, alle riprese, all’editing. Inoltre è un lavoro che spesso viene svolto da liberi professionisti, quindi non guasta avere anche qualche competenza di marketing per potersi promuovere e spiccare rispetto a una concorrenza sempre più agguerrita e vasta.
Si tratta di una professione molto diffusa e affascinante, complice anche il fatto che è sempre più facile reperire attrezzature che garantiscono buoni risultati a costi relativamente moderati. Esistono numerose scuole, corsi di formazione e anche tutorial online che forniscono le basi necessarie ad avviarsi a questa professione, ma oltre alla necessità di imparare i fondamentali, arriva presto il momento di dotarsi dell’attrezzatura necessaria per cominciare a realizzare le proprie creazioni e proporsi come freelance o entrare a lavorare per aziende specializzate.
In questo articolo andiamo a scoprire una lista di attrezzi del mestiere che sono essenziali per iniziare a muovere i primi passi ed essere in grado di confezionare video in autonomia.
Lo smartphone
Non è un’eresia dire che ormai sul mercato si trovano smartphone in grado di realizzare riprese e foto di qualità professionale ed è vero anche che molti video per il web e perfino qualche film è stato realizzato proprio con il cellulare. Quale migliore strumento, quindi, per fare pratica all’inizio? Inoltre, potremmo trovarlo utile nel caso in cui dovessimo realizzare delle riprese in luoghi difficili da raggiungere con attrezzature più pesanti. Ma questa non è l’unica ragione per cui avere in tasca un buono smartphone è indispensabile: esistono ottime app per il telefono che permettono di editare video, aggiungere grafiche, effetti e colonne sonore, per non parlare del fatto che lo smartphone permette di svolgere molte delle attività legate alla distribuzione e alla promozione del lavoro. Banalmente, sarà importante averlo per condividere le nostre creazioni su canali come i social, YouTube, Vevo e così via. Non dovremo necessariamente dotarci dell’ultimo modello di iPhone, ma di certo nel momento dell’acquisto aiuterà valutare le caratteristiche della fotocamera e del microfono, anche se con una spesa relativamente bassa possiamo fare un upgrade e decidere di investire in accessori esterni come un cavalletto e un microfono per smarthpone.
Gli accessori esterni: cavalletto e microfono
Il cavalletto
Naturalmente più faremo esperienza e più sarà utile possedere un treppiede per la nostra telecamera, ma intanto perché non dotarsi di un cavalletto per lo smartphone? Averlo ci consente di filmare contando su punti di ripresa stabili, inoltre esistono dei buoni treppiedi in commercio a prezzi più che ragionevoli (ad esempio a questo sito). Sono compatti e leggeri, ottimi per cominciare a metterci alla prova.
Il microfono
Dotandoci di un microfono esterno per realizzare video con il telefono otterremo tracce audio molto più pulite e questo ci permetterà di migliorare notevolmente il risultato finale. Su Amazon si trovano anche prodotti come il Comica CVM-WS50 (C), che integra un supporto per lo smartphone e un microfono wireless in un unico accessorio.
La videocamera
Alzi la mano chi, leggendo “attrezzatura indispensabile” nel titolo, non ha pensato alla videocamera. Elemento essenziale per la realizzazione di audiovisivi, una volta fatta pratica con lo smartphone, il passo successivo non può che essere l’acquisto di un camcorder. Anche per i principianti il mercato offre videocamere che garantiscono versatilità, compattezza e risultati rapidi (proprio come lo smartphone), ma allo stesso tempo stabilizzazione dell’immagine, riprese in alta definizione e funzioni più avanzate.
A questo punto è importante fermarsi a riflettere sull’identità professionale che caratterizza ognuno di noi, sugli obiettivi che ci piacerebbe raggiungere e anche, per essere pragmatici, su quale tipo di lavoro è più richiesto dal mercato. In altre parole: magari il tuo sogno è quello di diventare documentarista e girare il mondo per raccontare storie con la telecamera in spalla e chissà, un giorno grazie al duro lavoro e all’affinamento delle tecniche questo sogno potrebbe avverarsi, ma se per adesso ciò che ti consente di pagare le bollette a fine mese sono le riprese di matrimoni e spettacoli, meglio pianificare almeno inizialmente l’acquisto di attrezzature che ti consentano di lavorare bene in questo campo.
Naturalmente la spesa per una videocamera deve anche rispettare il tuo budget e le tue possibilità, ma considerando che si tratta di uno strumento cruciale nella cassetta degli attrezzi del videomaker, potresti decidere di fare un investimento nell’ottica del tuo futuro professionale.
Come molti, potresti essere assalito dal dubbio se comprare una videocamera oppure optare per una mirrorless o una reflex. Ricorrere a una di queste ultime è sicuramente vantaggioso in termini di prezzo, in quanto il divario tra il costo di una videocamera e quello di una fotocamera in grado di realizzare video è ancora considerevole; ma anche di dimensioni, essendo le macchine fotografiche più compatte e leggere e anche di possibilità realizzative, ad esempio con la possibilità per mirrorless e reflex di contare su una vasta scelta di obiettivi intercambiabili.
La reflex ha dalla sua una grande tradizione, ma è innegabile che, ormai da qualche anno a questa parte, molti fedelissimi della Canon abbiano dovuto ammettere che l’avvento di mirrorless come la Panasonic GH5 e le a7 di Sony ha acceso la competizione proprio nell’ambito del videomaking, rivoluzionando le regole del mercato.
Tuttavia, le videocamere sono decisamente più ergonomiche (anzi, in base alle tue esigenze potresti optare per una telecamera a spalla) e, nonostante la competizione sia spietata, per il momento garantiscono una migliore messa a fuoco automatica. Inoltre non dobbiamo dimenticare che i sensori che montano sono progettati apposta per il video.
Dato che le fasce di prezzo sono varie e si arriva anche a toccare cifre importanti, la decisione è sicuramente di quelle da valutare con attenzione. Leggi tante recensioni, impara a conoscere le caratteristiche dei modelli che ti convincono di più, non farti guidare dal sensazionalismo delle presentazioni degli ultimi prodotti sul mercato e, se hai già la fortuna di avere una rete di colleghi, chiedi a chi ha più esperienza. Ricorda, infine, che la scelta è personale e dettata dal tuo gusto, dallo stile dei tuoi lavori e dalle esigenze che hai.
La scelta della videocamera: gli accessori
Una piccola nota a margine va fatta per tutto ciò che è extra, ma che potresti essere “costretto” a comprare. Più che per lo smartphone, è utile che tu valuti la possibilità di dotarti di accessori per la tua videocamera come treppiedi, stabilizzatori, obiettivi, cavi, batterie, jack aggiuntivi, eventuali software necessari: sono spese che potrebbero influenzare anche la scelta del camcorder da comprare.
Il parco luci: ringlight, softbox, ombrelli
L’illuminazione è un elemento importantissimo per immagini suggestive e di qualità ma, un po’ come tutte le scelte che riguardano l’attrezzatura, anche il parco luci di cui equipaggiarti per iniziare varia molto in base al tipo di riprese che fai più di frequente. In generale, considera che esistono in commercio delle ringlight con supporto per smartphone o fotocamera (ad esempio questa), quindi compatte e ideali ad esempio per gli streaming su piattaforme video e per prendere dimestichezza con la regolazione della luce; ma se hai intenzione di allestire un piccolo set, potresti iniziare da un kit di softbox. Le valutazioni da fare, oltre all’ingombro, sono relative ai materiali di rivestimento e al consumo delle lampadine utilizzate, ma in generale puoi trovare dei buoni compromessi qualità/prezzo con uno o più riflettori, come quello della Neewer o, salendo un po’, il kit di Andoer. Se invece hai necessità di luci per riprese in esterna, puoi optare per pannelli LED portatili e ricaricabili.
I software per il post editing
Da buon videomaker conosci sicuramente l’importanza della fase di post editing e sai che un montaggio fatto bene può alzare notevolmente la qualità del prodotto finale. La gamma di programmi di editing video disponibile sul mercato è davvero molto ampia, da Adobe Premiere e Final Cut, che sono i più famosi e leader del settore, passando per Lightworks e VideoPad (giusto per citarne un paio), fino a Movie Maker di Windows, completamente gratuito e già preinstallato su molti computer. Certo, c’è una bella differenza in termini di possibilità realizzative tra un editor professionale e uno gratuito, ma i princìpi di funzionamento sono simili e dunque per iniziare potresti fare pratica installando un software gratuito. Inoltre, quasi tutti offrono un periodo di prova perciò, una volta acquisite le conoscenze di base, approfittane: in questo modo potrai capire quale fa per te e, quando lo deciderai, fare un investimento senza andare alla cieca. Inoltre, avere una panoramica di più software non guasterà alla tua formazione e quando ti interfaccerai con i tuoi committenti apparirai sicuramente più professionale e completo.
Anche nella scelta del computer su cui lavorare puoi andare per gradi. Se per partire puoi tranquillamente utilizzare lo schermo del tuo portatile, più avanti avrai necessità di crearti una postazione fissa, con un computer dalle prestazioni migliori e un monitor con la giusta risoluzione e qualità e, in generale, con caratteristiche che rispondano alle tue esigenze (ad esempio, più o meno ergonomico, magari un 4K, sempre in base alle tue aspirazioni e al mercato che ti sei creato).
Altre considerazioni
Quella che hai appena letto è una lista di attrezzature di base, tuttavia è utile considerare che per proporti sul mercato come videomaker professionale potresti dover affrontare qualche spesa accessoria. Giusto per citare qualche esempio, per poter vendere i tuoi prodotti dovrai acquistare i diritti sui brani musicali che utilizzi in fase di montaggio (magari servendoti di un account Adobe Stock); a seconda del tipo di produzione che realizzerai, potresti dover ricorrere a un oversound, quindi a uno studio di registrazione dove lo speaker che avrai assunto registri la sua voce. Niente paura: le voci accessorie di spesa te le insegnerà meglio l’esperienza e, man mano che andrai avanti con la pratica, sarà più facile prevederle e saperle gestire. Inoltre, per produzioni che richiedono attrezzature specifiche, puoi sempre valutare di ricorrere al noleggio